SEZIONE QUADRANTI SOLARI
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TIPI DI QUADRANTI SOLARI

I QUADRANTI SU SUPERFICI ORIZZONTALI

Prendendo come base il quadrante equatoriale riportato al centro della fig. 2.4a, ricordiamo che le linee orarie dello stesso, che escono come raggi dal suo centro, sono generate dall’intersezione dei piani orari con il piano del quadrante. Se ora immaginiamo di prolungare sia lo stilo polare che detti piani, in una prima fase fino al piano orizzontale (vedi la fig. 2.5a), avremo messo in evidenza su detto piano un quadrante solare orizzontale. Le sue linee orarie hanno origine sempre a raggiera nel punto O, il centro del quadrante orizzontale, nel quale l’immaginario prolungamento dello stilo incontra il piano orizzontale. Esse tuttavia hanno distanze angolari fra di loro non più costanti e pari a 15°, come nel quadrante equatoriale, ma sempre variabili, presentando comunque un andamento simmetrico rispetto alla linea oraria del mezzogiorno; per esempio l’angolo fra le 11 e le 12 è uguale a quello fra le 12 e le 13. La successione delle ore si sviluppa poi sul quadro dalla mattina alla sera in senso orario.

Per quanto riguarda il punto gnomonico G1 di detto quadrante, da individuare in una posizione scelta in modo opportuno sullo stilo polare prolungato del quadrante equatoriale da cui è derivato, sono possibili le due soluzioni principali illustrate in figura 2.5b, che riporta una pianta e una   sezione lungo il piano meridiano di un tipico quadrante solare orizzontale:

  • Punto gnomonico costituito dalla punta di una bacchetta (il segmento T-G1), infissa questa volta verticalmente sul piano del quadrante, in posizione diversa dal suo centro, e detta “ortostilo”. In questo caso l’ora è segnata sul quadro solo dall’estremità dell’ombra della bacchetta/stilo.

  • Punto gnomonico costituito sempre dalla sommità stessa della bacchetta dello stilo polare prolungato, bacchetta (il segmento O-G1) che ha tuttavia origine in questo caso nel centro O del quadrante. Nel caso specifico le ore sono segnate sul quadrante da tutta l’ombra della bacchetta. Detta ombra funziona quindi come una vera e propria lancetta, analoga a quella dei nostri comuni orologi.

In entrambi i casi le linee diurne, se presenti, sono costituite dalla linea (retta) degli equinozi, la così detta “equinoziale” (intersezione col quadro del piano equatoriale che passa per il punto gnomonico G1, sempre perpendicolare alla linea del mezzogiorno), e da famiglie di iperboli, con le concavità contrapposte fra di loro e poste a nord e a sud della linea equinoziale. Esse sono costruite, generalmente, per le declinazioni del Sole nei giorni nei quali esso passa da un segno zodiacale all’altro, e sono contraddistinte di solito dai simboli dei segni stessi.

Un caso particolare di quadrante solare, quasi sempre orizzontale, di particolare importanza sopra tutto in Italia, si ha quando lo stesso si riduce in pratica alla sola linea meridiana del mezzogiorno. Anzi proprio solo in tale caso, l’orologio solare avrebbe titolo a chiamarsi “meridiana”, equivalendo in pratica ad un nostro orologio meccanico che si limitasse ad riportare la sola linea oraria delle 12.

Anche in relazione alla particolare importanza che il mezzogiorno rivestiva in passato per la taratura degli orologi meccanici, le meridiane orizzontali hanno assunto in molti casi dimensioni notevoli e quindi con possibilità di dare, almeno teoricamente, “segnali orari” sempre più precisi.  Da un certo punto in poi furono anche ospitate in edifici chiusi di grandi dimensioni, sopra tutto chiese e cattedrali (vedi la fig. 2.5c), con il loro punto gnomonico costituito di solito da un piccolo foro circolare praticato su un disco sistemato in posizione opportuna nella parete più elevata dell’edificio o sul tetto. Questo strumento, che vede trasformata l’usuale indicazione dell’ora data dall’ombra della punta dello stilo in quella costituita da una macchia circolare di luce, che si staglia nettamente nella semioscurità dell’ambiente, ha preso per questa ragione il nome di meridiana a camera oscura.

Ne è risultato uno schema costruttivo come quello riportato nella figura. Molto spesso, accanto alla linea meridiana segnata sul pavimento dell’edificio, sono presenti anche i punti del mezzogiorno di particolari giorni dell’anno, normalmente quelli dell’ingresso del Sole nei vari segni zodiacali, anch’essi contraddistinti dai rispettivi simboli.
  


TIPI DI
QUADRANTI SOLARI

Generalità

I quadranti a emisfera

I quadranti su superfici piane

I quadranti equatoriali

I quadranti su superfici orizzontali

I quadranti su superfici verticali

I quadranti di altro tipo

Le correzioni e indicazioni accessorie