LE BASI DEI QUADRANTI SOLARI
LE COORDINATE TERRESTRI E CELESTI
Anche
per individuare la posizione di punti su di una superficie sferica, o
approssimativamente tale, come la nostra Terra si utilizzano
normalmente
coordinate di tipo polare. Come è noto la Terra ruota su se stessa
attorno a un
suo diametro, detto asse
terrestre, che passa sulla sua superficie per due punti
opposti fra di loro, denominati polo nord e polo sud. Il piano che
passa per il
centro della terra e perpendicolare a detto asse. è detto piano
equatoriale, ed
esso “taglia” la superficie della Terra secondo una circonferenza detta
equatore. Con tali riferimenti possiamo definire come (vedi la fig.
1.3a ):
-
Meridiani, i cerchi massimi tutti
eguali fra di loro “tagliati” sulla superficie della Terra dai piani
passanti per il suo asse di rotazione; anche detti piani sono detti
piani meridiani. I cerchi meridiani convergono tutti sui poli nord e
sud.
-
Paralleli, i cerchi tutti diversi fra
di loro, e sempre più piccoli mano a mano che ci si sposta
dall’equatore ai poli, individuati sulla superficie della Terra da
piani paralleli al piano dell’equatore e quindi perpendicolari all’asse
terrestre.
Meridiani
e paralleli formano sulla Terra un reticolato virtuale di linee, tutte
perpendicolari fra di loro, che si possono immaginare passare per
ciascun punto
P della sua superficie. Pertanto per individuare la posizione di un
punto P sono
state introdotte delle coordinate di tipo polare, che sono (vedi la
fig. 1.3b):
-
La latitudine, definita come l’angolo
fra la semiretta uscente dal centro O della Terra e passante per P e il
piano dell’equatore. Detta retta è denominata “verticale” di P e la sua
direzione coincide praticamente con quella di un filo a piombo
posizionato nel luogo in cui si trova P. Questa coordinata varia da 0°
per i punti dell’equatore a 90° per i due poli.
-
La longitudine, definita come
l’angolo fra il piano meridiano che passa per P e un piano meridiano
“origine”, oggi universalmente accettato come quello che passa per
l’osservatorio di Greenwich presso Londra. Questa coordinata varia da
0° a 180° in senso orario o antiorario dal meridiano “origine”.
Passiamo
ora dalle dimensioni relativamente limitate della sfera terrestre a
quelle
praticamente infinite, almeno per i nostri fini, della così detta sfera
celeste
che sta attorno a noi e su cui, apparentemente, si muovono il Sole, le
stelle e
i pianeti. Possiamo in pratica supporre che la sfera terrestre e quella
celeste
abbiano lo stesso centro coincidente con il centro della terra, anche
se
sappiamo benissimo che la terra è lontanissima dall’essere il centro
dell’universo attorno al quale avvengono tutti i moti degli astri che
la
interessano. Ma ai fini della comprensione del funzionamento dei
quadranti
solari potremo continuare a comportarci in modo completamente intuitivo
e
aderente alla natura, così come facevano gli antichi.
Con
tale ipotesi possiamo amplificare le coordinate geografiche terrestri
che
abbiamo appena definito, proiettandole dal centro della terra sulla
lontanissima
sfera celeste e ottenendo così delle coordinate celesti. Ritroveremo in
questo
modo, notevolmente ingranditi tutti gli elementi “terrestri” che
abbiamo
sopra definito.
Con
riferimento alla posizione nel cielo di un oggetto o astro A avremo
quindi (vedi
la fig. 1.3c):
-
Il polo nord e il polo sud celesti,
collegati fra di loro dall’asse celeste attorno a cui ruota la sfera
celeste. Da notare che nelle immediate vicinanze del polo nord celeste,
e quindi praticamente immobile o quasi, è ubicata una stella detta
appunto per questo Polare.
-
L’equatore celeste, perpendicolare
all’asse celeste e che taglia a metà la sfera celeste.
-
I paralleli celesti, che prendono il
nome nel caso specifico di “cerchi di declinazione” nord o sud,
caratterizzati da una coordinata celeste, riferita al punto A, detta
declinazione, positiva sopra l’equatore e negativa sotto, del tutto
simile alla latitudine terrestre.
-
I meridiani celesti, caratterizzati
da una coordinata celeste, sempre riferita al punto A, detta ascensione
retta, che è la distanza angolare del meridiano celeste che passa per A
da un meridiano origine che passa per un punto dell’equatore celeste
detto punto Gamma o primo punto d’Ariete di cui si dirà nel seguito.
Anche l’ascensione retta è simile concettualmente alla longitudine
terrestre.
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LE BASI DEI QUADRANTI SOLARI
Le coordinate per la misura del tempo
Il nostro orologio: un sistema di coordinate polari
Le coordinate terrestri e
celesti
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L'ora solare e l'ora dell'orologio
Un pò di storia: i vari tipi di sistemi orari
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