TIPI DI QUADRANTI SOLARI
LE CORREZIONI E INDICAZIONI ACCESSORIE
Come
abbiamo visto, un orologio solare indica di solito l’ora solare vera
locale,
che si differenzia da quella dei nostri orologi per le tre correzioni:
equazione
del tempo, costante locale e, in primavera ed estate, ora legale. In
alcuni casi
i costruttori o i committenti dei quadranti solari, sopra tutto di
quelli
costruiti in tempi più recenti, ritengono necessario od opportuno
scostarsi da
tale impostazione adottando particolari modalità costruttive tali da
eliminare
o almeno ridurre detta differenza.
Il
primo artificio in ordine di tempo adottato riguarda l’equazione del
tempo per
passare dal tempo vero al tempo medio. Esso si concretizza in due modi
sostanzialmente diversi:
-
Mediante l’uso di tabelle, come
quella dell’equazione del tempo riportata in Appendice o di altre da
essa derivate, in genere più semplici e con meno dati, poste accanto o
in vicinanza del quadrante. In queste tabelle, per ciascun giorno
dell’anno o per intervalli di giorni definiti, viene riportata la
correzione, di solito in minuti primi, in più o in meno, da applicare
all’ora solare per ottenere una marcia uniforme dell’orologio, così
corretto, in tutti i giorni dell’anno. A volte la tabella è sostituita
da diagrammi che riportano con curve gli stessi dati dell’equazione del
tempo.
-
Mediante una curva a
forma di nastro o di otto molto allungato, detta “lemniscata” (vedi la
fig. 2.8a), che troviamo con una certa frequenza nei quadranti più
moderni muniti di punto gnomonico. Essa è riportata normalmente
sovrapposta alla linea oraria del mezzogiorno, ma qualche volta anche
su altre linee orarie, e tiene conto per i vari giorni dell’anno,
direttamente sul quadrante, dei minuti di ritardo e anticipo del Sole
medio sul Sole vero. Così quando l’ombra del punto gnomonico dello
stilo si sovrappone a detta curva in corrispondenza della stagione,
mese o giorno in cui avviene la lettura, è il mezzogiorno medio locale,
o l’ora media a cui la lemniscata si riferisce.
Il
secondo correttivo in ordine di tempo, adottato e riportato spesso sui
quadranti
solari, unitamente o meno al primo, è la correzione per la costante
locale o
correzione fuso. In pratica tutto l’impianto orario del quadrante viene
calcolato tenendo conto della differenza temporale fra il passaggio del
Sole sul
meridiano dell’Etna e quella sul meridiano locale, in funzione della
differenza di longitudine fra le due località. Ciò equivale a costruire
sul
posto un quadrante che segna l’ora solare vera dell’Etna anziché quella
locale.
Così
per una località di 7° di longitudine ad est di Greenwich, come quella
della
figura 2.8a, per la quale la costante locale è di 32’ ((15°-7°)x4’), le
ore 12 solari vere del fuso segnate sul quadrante,
vengono indicate 32 minuti primi prima che il Sole passi sul meridiano
locale. In genere tuttavia anche su quadranti così corretti, il
passaggio del
Sole sul meridiano locale continua a essere segnato con una linea
oraria
verticale, talvolta di colore diverso e/o contrassegnata da una piccola
campana,
in ricordo del tempo in cui il mezzogiorno solare veniva accompagnato
dal suono
delle campane delle chiese.
Quando
entrambe le correzioni di cui sopra sono applicate sul quadro, possiamo
leggere
direttamente sullo stesso le ore medie solari del fuso del nostro
comune
orologio ossia il Tempo Medio dell’Europa Centrale.
Nei
quadranti più sofisticati di questo tipo, con lemniscate calcolate per
tutte le
ore, si usa talvolta, per dare maggiore chiarezza alla lettura del
TMEC, evitare
di riportare sul quadro le linee orarie rettilinee del tempo vero
locale e le
curve lemniscate complete. Invece di un quadrante ne vengono costruiti
due, uno
accanto all’altro (o uno in posizione superiore e l’altro inferiore),
con
superficie e stilo aventi gli stessi orientamenti, ma il primo, valido
in
inverno e primavera, con le sole parti delle curve lemniscate per la
lettura
dell’ora nei giorni di dette stagioni, e il secondo, valido per
l’estate e
l’autunno, con la rimanente parte delle lemniscate, per la lettura
dell’ora
negli altri giorni.
Da
notare che in qualche caso viene riportata sul quadro anche la terza
correzione,
quella per l’ora legale valida nel periodo estivo. Essa consiste
normalmente
in una doppia numerazione del quadrante riportata in corrispondenza
delle varie
linee orarie, di cui una sfasata rispetto all’altra di un’ora intera.
Qualche
volta il costruttore o il committente del quadrante desiderano
completarlo con
notizie o indicazioni accessorie di diversa natura, quali ad esempio:
-
Il nome del costruttore del quadrante
o del proprietario dello stabile.
-
La data di costruzione del quadrante
o del suo restauro.
-
Elementi caratteristici del quadrante
come le sue coordinate geografiche, la costante locale, l’altitudine,
la declinazione gnomonica della parete, etc.
-
Sistema orario e correzioni
eventualmente adottate.
Motti
o frasi bene auguranti in italiano, latino o dialetto locale. Tali
motti
costituiscono anzi spesso uno degli elementi più interessanti del
quadrante, un
vero e proprio messaggio o sigillo spirituale del costruttore o
proprietario
dell’opera.
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TIPI DI
QUADRANTI SOLARI
Generalità
I quadranti a emisfera
I quadranti su superfici piane
I quadranti equatoriali
I quadranti su superfici orizzontali
I quadranti su superfici verticali
I quadranti di altro tipo
Le correzioni e indicazioni
accessorie
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